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ricerca del tartufo

Con il cane l’uomo ha stretto un forte patto di amicizia eterna. Fin dall’inizio è stato suo compagno di vita e il rapporto tra i due si è basato sulla reciproca necessità legata alla sopravvivenza. L’uomo ha poi capito che il cane, con i suoi sensi così sviluppati, poteva essere un prezioso alleato nella ricerca del tartufo.

Così ha fatto Gigi che con l’aiuto di Lilo scandaglia il terreno dei boschi in cerca del pregiatissimo aroma del tubero. Appena Lilo capisce che la giornata sarà dedicata alla “caccia al tartufo”, iniziano ad aumentare i suoi battiti cardiaci, la coda batte un ritmo continuo su qualsiasi cosa gli si ponga vicino e la lingua si srotola arrivando a toccare le zampe anteriori. La ricerca deve essere un piacere per il cane, associata al gioco fin da quando questo è cucciolo diventando poi con il tempo il “lavoro del branco”; il cane non deve essere mai addestrato per fame, non ci deve essere nessuna coercizione ed è indispensabile un feeling particolare fra le due parti. Solo così si arriva ad un rapporto simbiotico fra cane e tartufaio, lo stesso che lega il tartufo con le piante superiori e l’unico che può garantire un’assoluta armonia fra i due soggetti che, con il tempo, devono arrivare ad essere un’unica entità mossa dalla stessa identica passione. 

Gigi permette ai suoi ospiti, previa prenotazione, la possibilità di partecipare a questa ricerca lungo i sentieri naturalistici creati dall’associazione Roero Verde che si intrecciano nella valle sottostante l’agriturismo.